Sintesi dell’intervento di Gianfranco Cesarini
Entro il 31 ottobre 2015, anche attraverso il passaggio conoscitivo di questo incontro, dovranno pervenire le adesioni formali al Progetto. La sequenza prevede, sentito un campione degli interessati, un nuovo incontro su un blocco tematico da definire, ma coerente con quanto svoltosi finora. Questa fase informativo/formativa vede il coinvolgimento della Fondazione scolastica Mazzatinti, accreditata presso il MIUR, come indicato nel Progetto medesimo. Intanto sottolineamo che: 1) il Progetto non chiede ai partecipanti una esclusiva descrizione didascalica dell’oggetto prescelto, ma invita ad una esplorazione autonoma ed anche originale sulle ragioni della sua ‘esistenza’, facendo tesoro delle indicazioni di massima presenti nel lancio del Progetto e di alcune parole-chiave inserite già nella sua illustrazione. Ricordiamo, per esempio, espressioni caratterizzanti come enciclopedia della civitas, genius loci, bene relazionale. Esse rinviano ad una dimensione estetica, etica e parenetica (la “fortuna” del manufatto o dello spazio) in cui cittadinanza attiva ( ivi compresa la committenza) ed identità personale/ comunitaria sono intrinsecamente legate; 2) la metodologia della ricerca-azione, con le sue connotazioni anche sperimentali; l’apprendimento cooperativo; la costruzione in itinere di mappe mentali/concettuali; la visione multi o interdisciplinare; l’approccio per la Scuola secondaria di secondo grado verso prodotti coerenti con l’esame di Stato possono essere utili all’impostazione e allo svolgimento del lavoro; 3) in una logica di flessibilità, di differenziazione e di organicità funzionali proprie dell’offerta formativa integrata, il richiamo al POF sembra utile anche per rafforzare istituzionalmente l’autonomia didattica del singolo docente, le sinergie eventuali, le risorse umane (studenti e non) della scuola di appartenenza. Ogni istituzione scolastica è da questo punto di vista, volenti o nolenti, un cantiere aperto. |